L’olio d’oliva è extravergine quando l’acidità non supera lo 0,8% ed è vergine quando l’acidità non supera il 2%. Se questa è superiore al 2% siamo in presenza di olio lampante: quest’olio non è commestibile. Quando l’olio lampante viene raffinato, quando, cioè, in seguito a un processo chimico detto, appunto, raffinazione, tutti i difetti vengono “corretti” e i parametri riportati nei termini di legge, ottenendo un olio neutro che, miscelato con una certa percentuale di olio vergine o extravergine, dà luogo all’olio d’oliva.
ALCUNI BENEFICI
L’olio extravergine d’oliva è composto da un’alta percentuale di antiossidanti, Vitamina A, D, E, ferro, potassio e magnesio. Fa parte, o meglio, è l’ingrediente principale della dieta mediterranea, famosa per i suoi effetti benefici. Usare l’olio extravergine per condire e insaporire le pietanze della nostra alimentazione, significa condurre uno stile di vita sano che abbassa la probabilità di malattie come i tumori. Ovviamente non è solo questione di sapere, anche il palato vuole la sua parte, perché il gusto di un vero extravergine è inconfondibile e rende speciale ogni nostro pasto.
Per far si che le proprietà nutritive rimangano inalterate è corretto conservare l’olio in posti asciutti, non troppo caldi e ben riparati dalla luce del sole. Seguendo questi consigli si può conservare il prodotto per ben 2 anni.